KAYAK RECORD

Il brasiliano Pedro Olivia si è lanciato nelle cascate di Salto Belo raggiungendo la velocità di 110 km orari.
CAMPOS NOVOS (Brasile) - Poco meno di tre secondi per entrare nella storia. Il 4 marzo il brasiliano Pedro Olivia ha portato a termine un'incredibile impresa, tuffandosi in kayak dalle cascate di Salto Belo, lungo il fiume Rio Sacro, affluente del Rio delle Amazzoni, in Brasile. Gettatosi da un'altezza di 38,7 metri, il ventiseienne ha stabilito il nuovo record di caduta libera in kayak superando di oltre 5 metri il precedente primato. Durante il pericoloso tuffo il giovane brasiliano ha raggiunto una velocità massima di 110 km/h.

SOSPESO IN VOLO - Per 2,95 secondi l'impavido Olivia è restato sospeso in volo e poi, una volta raggiunta la superficie, è sparito per qualche secondo inghiottito dalle acque del fiume. Ma la paura è durata solo pochi attimi: il giovane è subito ricomparso ai piedi delle cascate, scosso, ma felice di essere diventato il nuovo primatista mondiale. Olivia, assieme ad alcuni colleghi canoisti, ha passato gli ultimi 4 anni in giro per il Brasile alla ricerca di cascate che gli permettessero di tentare l'impresa. A differenza di altri celebri salti d'acqua come le cascate del Niagara, quelle di Salto Belo non presentano grandi rocce alla base e ciò ha permesso un atterraggio "morbido" al canoista brasiliano. Prima di tuffarsi con il suo kayak il ventiseienne ha esplorato per oltre tre ore le cascate larghe quasi 400 metri e con una corda di sicurezza assieme al suo team ha misurato accuratamente l'altezza del salto d'acqua.

FELICITÀ - Intervistato dalla stampa internazionale il giovane originario di San Paolo ha espresso tutta la sua gioia: «È una storia che racconterò per il resto della mia vita. Per portarla a termine ho dovuto lavorare 13 anni cercando di migliorare le mie capacità di canoista. Inoltre ho esplorato diversi fiumi brasiliani alla ricerca delle cascate più spettacolari». Olivia ha anche raccontato che l'impresa è riuscita perché il team che lo ha seguito ha preparato ogni dettaglio: «Quando ero in cima alle cascate ero pronto al peggio, ma l'impatto con il fiume non è stato traumatico. Non penso che il record sia una vittoria sulla natura, ma solo la prova che esiste una sorta di armonia tra me, il mio team e il fiume».

Francesco Tortora 24 marzo 2009 Corriere delle Sera