A distanza di un mese e mezzo, pubblico in galleria alcune foto di questa estate sul fiume Lao, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, parte calabra. Per chi non conosce il luogo, è un ambiente spettacolare e pieno di fascino (il Pino loricato è il suo simbolo). Il fiume Lao viene da molti canoisti considerato uno dei più belli d’Europa. I tratti interessanti sono due: quello alto e quello medio.

Il tratto alto (il più difficile: II+-III-IV grado) è anche quello più bello. Quando si entra nelle sue gole con pareti rocciose alte centinaia di metri.... beh... vengono i brividi addosso. Questa estate l’ho disceso due volte (facendo due trasbordi: la chiocciola e l’imbuto), guidato magistralmente da Totò (molti di voi lo conoscono). Eravamo solo noi due e la mia più grande paura era come avrebbe fatto a recuperare me e il materiale in caso di bagno. Totò però conosce (e non esagero) ogni singola pietra del Lao, ogni movimento d’acqua, conosce ogni cosa del Lao e le traiettorie da lui disegnate e da me pedissequamente seguite erano perfette. Seguendo le sue traiettorie il fiume perdeva decisamente un grado. Ok, un paio di bagni li ho fatti, ma sono stati bagni in situazioni abbastanza tranquille, dove mi sono “autorecuperato”. Quando siamo entrati nelle gole (dopo una rapida di III grado lunghissima che mi sembrava non terminasse più) avevo davvero la sensazione di essere entrato in un mondo magico, fascinoso, bellissimo. Quando sei nelle gole del Lao, la sua bellezza ti toglie il respiro.

La seconda discesa, sempre con Totò, è andata meno bene e ho fatto qualche bagno dove il recupero è stato abbastanza complicato. Non ero più così concentrato come la prima discesa. Pieno del fatto che la volta precedente era andata piuttosto bene, mi ero rilassato, ed ero (erroneamente) convinto che anche la seconda discesa sarebbe andata bene. E il Lao mi ha severamente punito e castigato. Mai rilassarsi in fiume. Mai sottovalutarlo. Questo ho imparato, grazie anche a Totò che è stato perfetto in tutta la discesa.

Il tratto medio è invece meno impegnativo di quello alto. E’ però altrettanto bello. Tutto il Lao è bellissimo. E anche questa parte di fiume per un lungo tratto scorre in una gola molto suggestiva, subito dopo aver passato una bella cascata di circa 10-15 metri di altezza. Ho fatto in totale 6 discese di questo tratto e le foto postate si riferiscono a questa parte di fiume. Ero solo. Non c’era più Totò e mi ero messo d’accordo con le compagnie di rafting che operano lì (li conoscevo). Lasciavo la mia auto allo sbarco (dove c’è la loro base), mi portavano su all’imbarco coi loro mezzi (comodo, no? ) e io seguivo i loro gommoni, così in caso di bagno mi avrebbero recuperato!! Beh, a parte il primo giorno (1 bagno), in questo tratto non ho mai fatto un bagno!! E gli ultimi giorni ero io che guidavo i gommoni!!!!

Le foto postate sono state scattate in sequenza proprio da un gommone.

Si riferiscono a 3 bei passaggi. E un passaggio è postato due volte (sono due giorni diversi!!!).

Lo so, è lontano il Pollino da Cernusco, ma il Lao è assolutamente un fiume da fare!! E’ uno dei più bei fiumi d’Europa. Le sue gole ti assorbono e ti rapiscono il cuore e la mente. Allora.... organizziamo???????