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GRECIA 2012 PART A

3.5.2012

CARLETTO - www.canoamartesana.it

CARLETTO

DATA PUBBLICAZIONE
3 MAGGIO 2012

 GRECIA 2012

 

Eccoci tornati dalla terza vacanza canoistica in terra greca, quest’anno gruppo ridotto, siamo in cinque.

L’idea era quella di spingerci a est verso la turchia per scendere i fiumi che ancora ci mancano, ma una volta arrivati i piani subiranno un’ inevitabile cambiamento.


Sabato 24-3-12

Solito incontro a casa del Pante , tutti puntuali alle 7, si carica  il materiale e si parte, io con Claudio sul suo furgone e il Pante con Emanuele e Antonio. Durante il viaggio ovvio si parla di canoa e parlare di canoa con Claudio vuol dire tirar fuori ricordi di fiumoni e passaggioni.

Ad Ancona saliamo sul traghetto mezzo vuoto e prendiamo posto nelle nostre suite sul ponte più alto, durante la traversata (16 ore) viste le previsioni meteo che danno tempo incerto decidiamo che una volta sbarcati andremo a fare il classico Acheronte invece del Milliapotamos essendo in una zona più vicina al mare quindi meno freddo.


Domenica 25-3-12

Siamo allo sbarco il fiume è buono, il livello non alto, ci cambiamo e lasciamo giù il furgone, in Grecia i recuperi sono sempre lunghi (da mezz’ora a un ora e mezza a tratta) quindi è fondamentale lasciare subito un mezzo allo sbarco. L’Acheronte non è difficile, le golette iniziali molto belle, poi una pagaiata facile fino al trasbordo, quest’anno facciamo tutti l’imbuto prima dell’impraticabile essendoci meno acqua dello scorso anno. Arrivati allo sbarco prepariamo la nostra merenda che diventerà il classico della vacanza, pasta abbondante con sugo.

Il caldo ci aiuta a far asciugare il materiale, carichiamo e via verso il centro per raggiungere lo sbarco del Milliapotamos, l’autostrada nuova ci aiuta a non far tardi, le temperature sono scese, decidiamo di cenare e poi forse andare a cercare lo sbarco che è su una strada bianca (sterrato). Il periodo è di quelli che non ti fa trovare in giro turisti, infatti nella taverna siamo solo noi e qualche vecchietto locale, anche questo sarà il classico della vacanza ma l’atmosfera è carina e rilassata.

Il proprietario ci dice che la strada per scendere al fiume è messa bene quindi andiamo subito, ci vogliono un bel 20 minuti, ci sono stato nel 2006 ma con il buoi pesto fatico a ricordare, il posto è quello (un ponte ottomano all’ingresso di una stretta gola impraticabile)  ma con la frontale riesco a vedere solo l’acqua che passa tra gli alberi e dico al Pante, livello alto e si va a nanna.


Lunedì 26-3-12

La luce del mattino conferma il livellone, il guado che ricordavo e ben sotto al livello del fiume, decidiamo di scendere il Perivolitiokos per 10 km ed entrare nel Milliapotamos (altri 5 km) per arrivare allo sbarco. Lasciato il furgone e si parte per quella che sarà la nostra mega burbata della vacanza infatti presi dall’adrenalina del fiume ci imbarchiamo 300 metri   prima del ponte che sarebbe dovuto essere il nostro imbarco…ma visto che gli anni passano per tutti il ponte lo troveremo si, ma dopo 8 km.

I primi km di fiume sono belli, 3-4 in una bella foresta con la neve sulle sponde, qualche bagno sparso ma tutto ok, ma dopo una curva i primi dubbi, una lunghissima e pendente rapida (VI), trasbordo, poi altro rapidone , poi un altro fatto da Claudio e Pante e qui le domande , ma non doveva essere un terzo ? Un bagno di Antonio fa partire la sua canoa, io mi fermo all’ingresso di una goletta, Claudio la segue e sparisce, è chiaro che siamo nel tratto alto (la goletta è descritta come "appuntamento alla cieca") con tanta acqua.

Visioniamo e decidiamo per un trasbordo stile sherpa, due ore su per la montagna ( un grazie ad Antonio per l’aiuto) e riusciamo ad imbarcarci, nel frattempo sentivamo Claudio che ci fischiava dalla goletta. Gli ultimi passaggi sono di tutto rispetto, Ema ci delizia con un bagnozzo nell’ultimo buco con frullatona, lui esce la canoa dopo un pò e la rincorro riuscendola a fermare poco prima dello sbarco, si, lo sbarco che doveva essere il nostro imbarco. Distrutti lasciamo le canoe e ci rifacciamo lo sterrato per recuperare la macchina (altre due ore), arriviamo al furgone distrutti e affamati alle 21  e per fortuna Claudio e Antonio molto più atletici di noi ci hanno risparmiato l'ultimo km.


Martedì 27-3-12

Decidiamo di non far più il tratto basso del Perivoliotikos, temiamo forse il livello alto che troveremo entrando nel Milliapotamos, prendiamo le macchine recuperiamo le canoe e andiamo a rilassarci sul Venetikos, un trebbione con tanta acqua e ci godiamo la discesa, recupero veloce, uno dei pochi e partiamo per un altra zona quella del mitico Aoos, arriviamo in serata e guardando il livello dell'Aoos  inizierà il tormentone, livello basso, no alto, no ideal...

Va bè cominciamo ad andare a mangiare dal mitico Ioannes e poi a nanna.


Mercoledì 28-3-12

Ci dirigiamo verso la valle parallela, per scendere il Sarandopolos, il livello dello sbarco ci inganna infatti nella parte alta l'acqua è poca ma qualcuno riesce a fare anche il bagno ed a essere inseguito da qualche cane (l'unico VI), a metà un affluente alza il livello e diventa decente e ricompattiamo anche il gruppo, ci eravamo persi subito all'imbarco, si è proprio l'età.

Sbarco, solita pasta e di nuovo a controllare i livello dell'Aoos, non è cambiato 110 cm.

Ioannes è chiuso, boh...a cena e a nanna al parchetto del paese.


Giovedì 29-3-12

Il grande giorno dell'Aoos, Ema è deciso a non entrare la notte ha portato consiglio, ci aspettano un pacco di km, il tratto centrale sono 7 km di V, figuriamoci tanto il livello è basso, ah ha ha.

Anche Ema entra, ci imbarchiamo tutti alla grande, i primi km filano via tranquilli sono sul terzo, poi rapida, bucone ed iniziano i casini siamo sulle prime rapide del tratto centrale, tralascio i casini successivi, non si fanno nomi, tra canoe e pagaie perse, bagni, camminate e nuotate, ma siamo fuori dalle gole e la vista del ponte del paese è un miraggio. Per quanto mi riguarda un trasbordo di un bel rapidone fatto da Claudio e Pante e un bagno in una rapida fatta oltre che da me solo da Claudio, per fortuna alla fine perchè era un tantino sifonata.

La sera...si Ioannes è aperto, ci lascia il locale lui deve lavorare, boh.

 


Venerdì 30-3-12

Il mattino mi sveglio con una bella mano gonfia, avevo preso una botta ma via verso l'Aoos alto, imbarco sul Kukumaniris, 3 km di goletta carina (per il Pante erano 500 metri) con due belle rapide, poi si entra nell'Aoos, un vento micidiale ci flagella poi cala quando iniziano i tre km di IV (V?), i gradi ormai sono personali, un rapidone saltato (ovvio Claudio l'ha fatto) forse più per stanchezza e si arriva allo sbarco, Ema in relax ci aveva fatto il recupero e lo troviamo che rimonta la sua canoa...


Sabato 31-3-12

Ultimo giorno, si va sul Voidomatis, un classico, già fatto nelle due precedenti spedizioni, la mano però è peggiorata e faccio fatica a tenere la canoa, non riuscirei a portare la canoa per 40 minuti giù verso l'imbarco, quindi salto e faccio il recupero.

Gli altri sono veloci il Voidomatis non è diffcile ci sono nella prima parte  tre o quatto rapide poi è una rilassante pagaiata tra i platani.


Domenica 01-4-12

Siamo al traghetto la spedizione è finita, il gruppo è stanco ma soddisfatto, qualche casino sul Perivolitiokos ma aver fatto le gole dell'Aoos vale la vacanza.

 



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