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PIRENEI 2013

24.5.2013

CLAUDINO - www.canoamartesana.it

CLAUDINO

DATA PUBBLICAZIONE
24 MAGGIO 2013

 PIRENEI 2013

 

 

Partenza con il botto, finale con il terrore…

 

Dopo due anni di attesa, finalmente la partenza, sotto una bella pioggia battente e un clima non sicuramente primaverile.

Lungo la strada ci accorgiamo che la nostra meta, Siagne, è troppo lontana per arrivarci in giornata, e come dicono i veri spedizionieri, il primo giorno devi mettere il culo in acqua, altrimenti ci si scazza subito.

Arrivati a Ventimiglia decidiamo di dare un’occhio alla Roya italiana, che di solito difficilmente ha l’acqua.

L’acqua c’è, e anche abbondante

 

20-04-2013

ROYA ITALIANA

III+ (IV) 5 Km 2 ore 30

Da sotto le gole, casa con la palma, al ponte prima dell’ultima goletta.

livello medio alto

 

Visto l’ora e il livello sopratutto, e che l‘ultima goletta ribolliva di bianco, decidiamo di accorciare saggiamente il tratto per non fare casini…

Partenza con il botto, durante le fasi d’imbarco, tra le ripide pareti, a Mike parte la sua amata Diesel 75, per un viaggio in solitaria,

Noi siamo ancora in alto, per poter imbarcarci e corrergli dietro, poi c’è livello e nessuno conosce il fiume.

 Be dai, si fermerà alla prima morta, pensiamo..

Imbarco, pronti via, alla ricerca del mezzo, dalla prima rapida mi rendo conto che la canoa la troviamo al mare.Il fiume spinge, senza rallentare mai il flusso, anche nelle parti piatte, l’acqua è tesa, no sassi o raschiere, quindi testa bassa e via a pagaiare.

La pala è dura nelle mani, c’è livello, allungo il collo di qualche vertebra per cercare di vedere più in avanti, ma questo non mi risparmia un’eskimo e un loop in parete, pregando di non finire a bagno.

La  gola per fortuna non è difficilissima, ma i passaggi sono potenti e senza guardarli mettono ansia.

Senza perdere tempo cerchiamo la canoa.

Arrivati ad un bel rapidone, a DX in morta, vedo girare tra i rami lo scafo blu, sembra un delfino ferito e quasi spiaggiato,

In effetti lo è, la tiriamo su e punta, coda e pozzetto sono messi male…bene spedizione finita prima d’iniziare, tiriamo su la canoa per 50 m su una frana, io e wikiperondi e in cima ci troviamo mike e Mauro, local di ventimiglia.

Il quale ci invita a casa sua e ci offre acqua bollente, un phon industriale, fiamma e candelette e la riparazione è presto fatta.

La solidarietà tra i canoisti mi sorprende sempre!!!

 

Ah, dimenticavo, il fiume non era finito; ci rimbarchiamo per l’ultima e più potente rapida, bella S tra massi giganti che finisce con un buco a SX, dove io me la cavo con un eskimo e Beppe il suo secondo bagno.

 

Morale, iniziamo bene, e per premiarci, dormiamo in tenda in due su una specie di terrazzamento, discarica, in curva a un tornante a valle latte.

 

 

 

 

21-04-20132

SIAGNE

III IV 5Km 3 ORE

Dal ponte della centrale di Mons

 al lago Montauroux

livello medio

 

Siagne, finalmente, anche se non sono i Pirenei, la Provenza è fantastica, qui inizia l’aria di vacanza, qualche casino per arriva all’imbarco, ma ci siamo.

Il posto è bello, acqua cristallina e livello giusto, aumenta subito con l’entrata da DX della Siagnole, e la prima rapidella carina ,con sasso nikkiato a SX, ma nulla di che.

La goletta piano piano si strige e arriviamo al primo passaggio, saltino di circa 1mt e mezzo, faccio segno ad Otto di guardare, ma lui parte per una profonda esplorazione della rapida, e non solo visiva, in un attimo vediamo punta coda pagaia, tutto insieme ma subito dopo, lo vediamo a riva con tutto, gli corro dietro e anche a me, e a Mike, ci strappa la pagaia dalle mani, ma nulla di che.

Il fiume si fa decisamente più interessante i passaggi sono sempre più compressi e ravvicinati, fino ad arrivare ad una bella curva a SX saltino subito e a DX e 50 m di casini tra buchi sassi etc.

Beeeeeellllla rapida.

Quella successiva, è la più tosta del fiume, quella del ponte romano, è lunga circa 100m , e con un bel bucone in mezzo, vista la lunghezza etc, decidiamo, per il trasbordo, ma il Perond decide che sarà sua, e così è parte, pennella e conclude bene.

Il buco non era così cattivo, cmq bravo bella rapida.

Ancora una S compressa e le difficoltà degradano.

Ma il fiume diventa sempre più bello, cascate tra il muschio, ponti antichi, acqua incantevole, per questo lo chiamano il fiume delle fate, spettacolo.

All’uscita Claudino cadde per la prima volta, su le sponde insidiose e scivolose del lago...

Usciamo alle 7,45 dal fiume, un poco cotti ma soddisfatti, Pirenei arriviamo.

La notte la passiamo all’imbarco della Siagne.

 

 

22-04-2013

AUDE

III 5km 1 ora

Centrale EDF – Axat

livello medio basso

 

Sveglia alle 6,45 azzo, manco a casa, puntiamo a san Pau , per fare la Agly, la gola superiore è fantastica, ma il livello è baso, quindi direzione Aude per la nostra classica discesa aperitivo delle 18,

Ci sarebbe il tratto classico, da fare 10 km in gola , con finale di IV, ma vista l’ora la stanchezza e il vento della gola, optiamo di fare la parte superiore più corta e aperta.

Fiume semplice da relax, ma nel complesso carino, due passaggini discreti  e uno sbarramento, alla passerella, con passaggio a dx per i canoisti.

Cena e camping selvatico, in un posto incantevole, con davanti montagne completamente isolate, che belli i Pirenei.

 

23-04-2013

ARA

IV 5 Km 2.45 ore

pont de Torla-Broto

livelo medio

 

Fatto il passo di Bielsa, si entra nel cuore dei Pirenei spagnoli, i km sono tanti come i tornanti, il paesaggio è molto bello , boschi, nevai, sole, acqua... No, quella manca, arriviamo su la Cinca, il livello e' basso, per me fattibile e timbrabile, ma il gruppo non ha ancora preso quella piacevole malattia di timbrare tutto il timbrabile, quindi preferisce continuare verso l'Ara.

Altri km e arriviamo sul’Ara a Broto, per fare le gole di Torla.

So che si tratta di un fiume impegnativo, sono già le 17 e la maggior parte della discesa è in gola, ma parlo con una guida raft, local, che ci dice di imbarcarci no problem, che in 50 minuti siamo fuori. no hay ningún problema, es un rio de puro divertimiento

… Va bè se lo dice lui…

 Ci imbarchiamo sotto la rapida della chicane, di V! Il livello è buono e i primi 300 mt sono di terzo godereccio.

Arriviamo al puente viejo, dove mi ha spiegato che c'è uno stramazzo... Salto fuori, ispeziono... Alla faccia dello stramazzo... Bruttttto bruttttto sbarramento artificiale alto con presa a DX! sbarco a DX e reimbarco per la rapida del pugno, bel passaggio di IV e ingresso nelle gole... Da qui non si esce e sono già le 18,30 passate...

I passaggi sono molto belli e tecnici, ma non banali e tra qualche ispezione e rapida il tempo passa, sono ancora stanco per il viaggio e ho un poco di angoscia per non fare tardi in fiume.

Arriviamo ad una bella rapida , lunga e sporca in particolare in uscita , io Mike Peppe decidiamo il trasbordo, mentre Otto e Perondi, con un eskimo, la fanno bene! Tic tac è sempre più tardi, arriviamo ad un imbuto dove nessuno scende a guardare bene il passaggio  e senza mettere la sicura, lo leggiamo sbagliato e Perondi di rimane dentro a girare per un po' ...ma alla fine tutto ok.

Recupero barca , pagaia etc, Mike lo fa e tutto ok, io sono in para per il troppo tempo di discesa sono passate due ore e non siamo ancora fuori dalla gola e la luce diminuisce.

È vero che siamo più a ovest, ma sono le otto.

Il passaggio successivo e' ancora una bella rapida lunga con due buchi e si perde ancora tempo e il sole e' tramontato, ma la gola si sta aprendo e manca ancora circa 1 km e mezzo ma di III !

Sbarchiamo alle 8,45 con le ultime luci.

Morale fiume molto bello, ma avrei voluto godermelo meglio, con un bel sole in faccia e poter fare tutti i passaggi, magari assicurati.

Considerato che in zona non vi sono altri fiumi con acqua, partiamo per la Noguera Pallaresa e ci spariamo un'altra ora mezza, ma una cena con asado ci rinforza un poco.

Il campo lo facciamo in una strada abbandonata, posto veramente isolato ma con veduta spettacolare su un canyon di fiume; spettacolo!

 

24-04-2013

NOGUERA PALLARESA

III IV (4+) ,10KM ,1 ORA 15

Llavorsi-Rialp

tratto classico gommoni

livello alto 24 su 25 max idrometro

 

Arriviamo all'imbarco della Palla classica , il tratto dei gommoni. Il livello e' alto quasi al limite dell'idrometro, infatti all'imbarco non c’è un cane, ispeziono il fiume mentre recupero e auto, perchè le descrizione parlano di passaggi impegnativi, come la lavatrice, il salta dell’angelo o la zampa dell’orso, alcuni da assicurare.

Da fuori sembra un fiume di II con passaggi di III.

Imbarco, oggi Peppe decide di non seguirci, i primi due Km molto tranquilli, il livello si sente ma nulla di particolare.

Arriviamo alla lavatrice da impostare a SX ,e qui si sente la potenza del fiume.

Poi altri km tranquilli, fino ad arrivare alla passerella dove iniziano le varie rapide come la 4x200, in realtà con questo livello sono solo treni di onde alte e buchi da evitare ma il volume quando non ci sei abituato fa paura.

La cosa più difficile è mantenere la canoa dritta e coordinare  la respirazione, in qualche punto facevo fatica a respirare regolarmente, con fiatone e mal di milza.

La cosa importante e non andare a bagno, non ho idea quanto posso durare in questa massa d’acqua fredda.

Mike ci regala un eskimo velocissimo, bravo, meno male.

Otto a fine discesa dichiara:

A me questi fiumi fanno cagare, troppo volume  e onde, se lo sapevo andavo al mare, a fare safety kayak a Soldini.

La notte ci concediamo il lusso di un campeggio, doccia spettacolo alla folle cifra di 10 euri.

 

25-04-2013

noguera pallaresa alta

tratto parco nazionale

III, 5 km, 1 ora

livello medio

 

Dopo aver ispezionato il tratto alto della Palla IV V di volume e tecnico, da paura, decidiamo di andare a vedere quella altissima, alle porte del parco nazionale.

Il paesaggio e splendido, ma nel parco in macchina non si può entrare, poi c’è la strada sterrata, ancora della neve, ma soprattutto se ti beccano danno multe fino a 30.000 euri,

decidiamo di fare la pazia di portare su le canoe in spalla, pesante, ma pensavo peggio e soprattutto siamo stati ripagati da una piacevole discesa circondati da nevai che finivano nel fiume, cavalli semi selvatici e belle rapide che crescevano di intensità più si scendeva.

Bella esperienza.

Partiamo per Seu d’Urgell, piove, morale basso, pazzia, notte in camera dall’albergo cercato alle 11 di sera, ci voleva, dopo una settimana di two second.

Sveglia, andiamo a vedere il campo slalom delle olimpiadi Barca ’92, spettacolo, mai visto un campo così bello e attrezzato, e con gli atleti in acqua alle 9,15 di venerdi….

 

26-04-2013

TET

IV III 5 Km  3 ore

tratto gorges de ria

livello medio alto

villefranche-prades

 

Finale con il terrore

Ispezione delle golette iniziali, sembra buono, due golette distinte dove l’acqua è bella compressa e ci dovrebbe essere una soglia.

Oggi mi piazzo dietro, e guardo tutte le linee.

La prima goletta mi sembra Balmuccia, lunga e con dei bei buconi, e ne usciamo indenni, la seconda, con una bella soglia a metà, intravedo il Perondi che si stoppa, ma ne viene fuori illeso, poi il fiume degrada, ma non troppo, rimane sempre bello potente con passaggi DX SX e viceversa molto belli.

Verso la fine diventa tranquillo, mi metto davanti alla ricerca di una fantomatica soglia che era descritta.

Trovata..., per fortuna anche una bella morta a SX. Mike e Pero scendono in ispezione e per Pero è pericolosa ma si può fare.

Brutto ritorno a SX e a DX. Ma un metro di lingua verde in un salto di circa 1,5 mt.

Mike è perplesso, Otto decide di scendere in ispezione.

 

Lo sbarco non è agevole, il verdetto è fuori tutti, casino, qui ci vengono a prendere i pompieri.

Problema, la salvezza è 20 mt più in alto, e per fortuna o per il karma di Peppe,la gola  non è roccia, ma è una gola boschiva.

Inizia ad arrampicarmi, affondo tra i detriti e i rovi, le mani si tagliano, più salgo è più mi viene da pensare, mo faccio come dice sempre Mike, una delle mie famose cadute, scivolo fino in fondo e poi mi faccio a nuoto lo sbarramento.

E no cazzo stai attento, ricorda il corso di arrampicata... il passaggio più tosto è alla fine, ma con l’aiuto degli alberi sono fuori.

Lancio la corda, Mike sale a Metà e piano piano, tra sudore, fango, spine  e sangue tiriamo fuori tutto.

Cazu cazu.

 

Ritorno lungo, con vento impressionate , mai sentito un vento così potente, una notte da leone per terra nel camper, e il giorno dopo acqua per tutto il viaggio, bene ci sarà qualche cosa da fare... scherzo puntiamo a casa.

 

Bella esperienza, 3300km, 6 fiumi, 7 tratti, 5 timbri o 6? Carletto la Roya Francese e quella Italiana l’hai contata singola o doppia? peccato non avere fatto più fiumi nei Pirenei, ma questo può essere la motivazione per il ritorno un prossimo anno.

 

Grazie a Perondi per l’appoggio tecnico del camper, delle buone cose che ha cucinato, e degli sbattimenti con le guide, e per averci portato una dispensa di roba buona e varia. Grazie a Mike per le minkiate che ci tenevano su il morale i cigarillos e le sue dormite post cena. Grazie a Otto per aver sempre chiuso e aperto insieme, per la sua esperienza fluviale. Grazie a Peppe, primo, perché in acqua è stato un leone, poi per le minkiate dette durante le lunghe ore di guida.

 

 

 

 

 

 

 

 

 



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