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Acqua, acqua e acqua e finalmente vengono buoni i fossi della splendida val Brembana.
Dopo cinque giorni di malattia, venerdì chiama banzai per andare a fare con Emiliano la Valmora, azz devo lavorare...ma magari sabato è ancora buono? non
sono proprio in forma ma è da tanto che lo volevo fare!
Dopo giro di sms, si ok c'e acqua si va. Incontro con Otto alle 10,30 a Trezzo e in un attimo siamo in alta valle Brembana. Guardiamo il Brembo mentre si
sale ed è bello carico, dai che oggi ci si diverte.
Arrivati all'imbarco della Valmora vediamo che il livello è buono, calato un poco da ieri ma ancora fattibile, con una bella acqua azzurra.
Peccato che appena partiti da DX entra un affluente e l'acqua diventa di un verde militare che non ti fa vedere i sassi!
Imbarco e dopo 200 metri, subito trasbordo a dx per artificiale,con questo livello è difficile passare per la finestra e con un bucone per nulla ben
promettente alla base.
Dopo altri 100m trasbordo per la rapida della spaccatura, fattibile con livello basso a dx, ma oggi c'era una banana che ti buttava nel buco....
Da qui il fiume inizia a movimentarsi con le prime "esse", qualche saltino e slide, e penso: ma è tutto qui?
Detto e fatto, gli slide si allungano, verticalizzano e velocizzano, con una successione incredibile, mai particolarmente difficili ma sicuramente
suggestivi! a circa metà c'è ne uno molto bello, vedo partire Emiliano che chiaramente sparisce subito, vado io , mi porto a DX vedo uno scivolo di circa 4
mt di altezza, lungo 10mt, con un bel sasso centrale e un'altro scivolo subito dopo. Il passaggio è quello della foto con Otto , anche se non rende
assolutamente. da qui fino alla fine i scivoloni sono sempre più belli, mai difficili, ma da non sottovalutare i buchi alla base, che qualche volta stoppano
e ti tirano su la punta.
Si arriva al triplo scivolo ( dislivello totale 10 mt ), che dall'alto fa una certa impressione, perchè vedi sparire completamente le canoe davanti a te, ma
in realtà ti accompagna fino alla fine senza prendere grosse botte.
Si arriva alla confluenza con il Brembo di Mezzoldo e alla centrale si esce, e qui Emiliano ha la bella idea di fare la doppietta sul Brembo, "ed io che
pensavo di tornare a casa presto...."
Ci infiliamo nella car con le mute bagnate e via all'imbarco, mentre saliamo valutiamo che il livello non è male e che le rapide sono belle tese... mai
valutare dall'alto...
Ci imbarchiamo sotto la spaccatura, che solo a guardarla mette paura e pronti via, la corrente è potente e l'acqua pure e in un attimo senza preavviso mi
ritrovo a litigare con onde e buchi, ma apro bene gli occhi e, cavolo, gran scivolone a Dx con buconi a Sx.
Alla base ci siamo guardati in faccia e con la lingua fuori mezzo metro come i cani ad Agosto, abbiamo capito che non era una passeggiata.
Serie continua di onde, buchi, un eskimo al volo senza bagnare la faccia, Otto che ci delizia con un candelone degno di gare di rodeo, per poi non riuscire a
chiudere bene l'eskimo, ma con bagno e recupero tutto da solo.
Alla rapida del massone con la pianta di traverso fare attenzione a non limarsi le corna sotto il pietrone...
Arrivati alla rapida della esse, si capisce il carattere di questa perla dietro casa, potenza e velocità da vendere.
Siamo sbarcati contentissimi di avere fatto questa splendida doppietta.
Un grazie ad Emiliano che da buon local ha aperto tutti e due i fiumi con sicurezza, ricordandosi ogni passaggio, mai scesi dai K.
Purtroppo del Brembo ci sono poche foto, non c'era il tempo di fermarsi.
Claudino
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