PIRENEI 2013
Partenza con il botto, finale con il terrore…
(MIKE REVIEW)
Dopo due anni di attesa finalmente la partenza sotto una bella pioggia e un clima non sicuramente primaverile.
Lungo la strada ci accorgiamo che la Siagne è troppo lontana per arrivarci in giornata, e come dicono i veri spedizionieri, il primo giorno devi mettere il culo in acqua, altrimenti ci si scazza subito.
Arrivati a ventimiglia decidiamo di dare un’occhio alla roja italiana, che di solito difficilmente ha l’acqua.
L’acqua c’è, anche abbondante
20-04-2013
ROYA ITALIANA
III+ (IV) 5 Km 2 ore 30
Da sotto le gole, casa con la palma a sopra le ultime gole
Al ponte prima dell’ultima goletta
livello medio alto
Visto l’ora e il livello sopratutto, e che l‘ultima goletta ribolliva di bianco, decidiamo di accorciare saggiamente il tratto per non fare casini…
Partenza con il botto, durante le fasi d’imbarco, tra le ripide pareti, a Mike parte la sua amata Diesel 75, per un viaggio in solitaria,
Noi siamo ancora in alto, per poter imbarcarci e corrergli dietro, poi c’è livello e nessuno conosce il fiume.
Be si fermerà alla prima morta.
Imbarco, pronti via, alla ricerca del mezzo, dalla prima rapida mi rendo conto che la canoa la troviamo al mare, spinge, senza rallentare mai il flusso, anche nelle parti piatte, l’acqua è tesa, no sassi o raschiere, quindi testa bassa e via a pagaire.
La pala è dura nelle mani, c’è livello, allungo il collo di qualche vertebra per cercare di vedere più in avanti, ma questo non mi risparmia un’eskimo e un loop in parete, pregando di non finire a bagno.
La gola per fortuna non è difficilissima, ma i passaggi sono potenti e senza guardarli mettono ansia.
Senza perdere tempo cerchiamo la canoa.
Arrivati ad un bel rapidone, a DX in morta, vedo girare tra i rami lo scafo blu, sembra un delfino ferito e quasi piaggiato,
In effetti lo è, la tiriamo su e punta, coda e pozzetto sono messi male…bene spedizione finita prima d’iniziare, tiriamo su la canoa per 50 m su una frana, io e wikiperondi e in cima ci troviamo mike e Mauro, local di ventimiglia.
Lasciamo la canoa o quello che ne resta tra le braccia dell'inconsolabile Mike e ci caliamo di nuovo per finire la discesa; ci aspetta l'ultima e più potente rapida bella S tra massi giganti che finisce con un buco a SX, dove io me a cavo con un eskimo e Beppe il suo secondo bagno.
Nel Frattempo, Mike con l'aiuto del local Mauro hanno valutato la condizione della canoa: forse non tutto è perso si può fare qualche riparazione di fortuba e salvare la spedizione di Mike che sembra finita ancor prima di cominciare. Recupero, cambio, carico, e si va verso ventimiglia per procurarsi qualcosa da mangiare mentre Mauro ci consente di raggiungerlo a casa sua in collina dove,a sera ormai fatta, con acqua calda un phon industriale,fiamma e candelette si riesce a rendere ancora navigabile la diesel!Ritorna il sorriso sul volto nero di Mike!
La solidarietà tra i canoisti mi sorprende sempre!!!
Morale, iniziamo bene, e per premiarci, dormiamo in tenda in due su una specie di terrazzamento, discarica, in curva al tornate a valle latte.
21-04-20132
SIAGNE
III IV 5Km 3 ORE
Dal ponte della centrale di Mons
al lago Montauroux
livello medio
Siagne, finalmente, anche se non sono i Pirenei la provenza è fantastica, qui inizia l’aria di vacanza, qualche casino per arriva all’imbarco, ma ci siamo.
Il posto è bello, acqua cristallina e livello giusto, aumenta subito con l’entrata da DX della Siagnole, e la prima rapidella carina ,con sasso nikkiato a SX, ma nulla di che.
La goletta piano piano si strige e arriviamo al primo passaggio, saltino di circa 1mt e mezzo, faccio segno ad Otto di guardare, ma lui parte per una profonda esplorazione della rapida, e non solo visiva, in un’attimo vediamo punta coda pagaia, tutto insieme ma subito dopo, lo vediamo a riva con tutto, gli corro dietro e anche a me, e a Mike, ci strappa la pagaia dalle mani, ma nulla di che.
Il fiume si fa decisamente più interessante i passaggi sono sempre più compressi e ravvicinati, fino ad arrivare ad una bella curva a SX saltino subito e a DX e 50 m di casini tra buchi sassi etc.
Beeeeeellllla rapida.
Quella successiva, è la più tosta del fiume, quella del ponte romano, è lunga circa 100m , e con un bel bucone in mezzo, vista la lunghezza etc, decidiamo, per il trasbordo, ma il Perond decide che sarà sua, e così è parte, pennella e conclude bene.
Il buco non era così cattivo, cmq bravo bella rapida.
Ancora una S compressa e le difficoltà degradano.
Ma il fiume diventa sempre più bello, cascate tra il muschio, ponti antichi, acqua incantevole, per questo lo chiamano il fiume delle fate, spettacolo.
All’uscita Claudino cadde per la prima volta, su le sfonde insidiose e scivolose del lago...
Usciamo alle 7,45 dal fiume, un poco cotti ma soddisfatti, Pirenei arriviamo.
La notte decidiamo di dormire all’imbarco della Siagne.
22-04-2013
AUDE
III 5km 1 ora
centrale – axat
livello medio basso
Sveglia alle 6,45 azzo, manco a casa, puntiamo a san Pau , per fare la Agly, la gola superiore è fantastica, ma il livello è baso, quindi direzione Aude per la nostra classica discesa aperitivo delle 18,
Ci sarebbe il tratto classico, da fare 10 km in gola , con finale di IV, ma vista l’ora la stanchezza e il vento della gola, optiamo di fare la parte superiore più corta e aperta.
Fiume semplice da relax, ma nel complesso carino, due passaggini discreti e uno sbarramento, alla passerella, con passaggio a dx per i canoisti.
Cena e camping selvatico, in un posto incantevole, con davanti montagne completamente isolate, che belli i Pirenei.
23-04-2013
ARA
IV 5 Km 2.45 ore
pont de torla-broto
livelo medio
Fatto il passo di Bielsa si entra nel cuore dei Pirenei spagnoli i km sono tanti come i tornanti, il paesaggio e molto bello , boschi, nevai, sole, acqua... No quella manca, arriviamo su la Cinca, il livello e' basso, per me fattibile e timbrabile, ma gruppo non ha ancora preso quella piacevole malattia di timbrare tutto il timbrabile, quindi preferisce continuare verso l'Ara.
Altri km e arriviamo sul’Ara a Broto, per fare le gole di Torla.
So che si tratta di un fiume impegnativo, sono già le 17 e la maggior parte della discesa è in gola, ma sento una guida raft, local, che ci dice di imbarcarci no problem, che in 50 minuti siamo fuori. no hay ninguna problema, eres un rio de puro divertimiento
… Va bè se lo dice lui…
Ci imbarchiamo sotto la rapida della chicane, di V! Il livello è buono e i primi 300 mt sono di terzo godereccio.
Arriviamo al puente viejo, dove mi ha spiegato che c'è uno stramazzo... Salto fuori, ispeziono... Alla faccia dello stramazzo... Bruttttto bruttttto sbarramento artificiale alto con presa a DX! sbarco a DX e reimbarco per la rapida del pugno, bel passaggio di IV e ingresso nelle gole... Da qui non si esce e sono già le 6,30 passate...
I passaggi sono molto belli e tecnici, ma non banali e tra qualche ispezione e rapida il tempo passa, sono ancora stanco per il viaggio e ho un poco di angoscia per non fare tardi in fiume.
Arriviamo ad una bella rapida , lunga e sporca in particolare in uscita , io Mike Peppe decidiamo il trasbordo, mentre Otto e Perondi, con un eskimo, la fanno bene! Tic tac è sempre più tardi, arriviamo ad un imbuto dove nessuno scende a guardare bene il passaggio e senza mettere la sicura, lo leggiamo sbagliato e Perondi di rimane dentro a girare per un po' ...ma alla fine tutto ok.
Recupero barca , pagaia etc, Mike lo fa e tutto ok, io sono in para per il troppo tempo di discesa sono passate due ore e non siamo ancora fuori dalla gola e la luce diminuisce.
È vero che siamo più a ovest, ma sono le otto.
Il passaggio successivo e' ancora una bella rapida lunga con due buchi e si perde ancora tempo e il sole e' tramontato, ma la gola si sta aprendo e manca ancora circa 1 km e mezzo ma di III !
Sbarchiamo alle 8,45 con le ultime luci.
Morale fiume molto bello ma avrei voluto godermelo meglio, con un bel sole in faccia e poter fare tutti i passaggi, magari assicurati.
Considerato che in zona non vi sono altri fiumi, partiamo per la Noguera Pallaresa e ci spariamo un'altra ora mezza, ma una cena con asado ci rinforza un poco.
Il campo lo facciamo in una strada abbandonata, posto veramente isolato ma con veduta spettacolare su un canyon di un fiume; spettacolo!
24-04-2013
NOGUERA PALLARESA
III IV (4+) 10KM 1 ORA 15
llavorsi-rialp
tratto classico gommoni
livello alto 24 su 25 max idrometro
Arriviamo all'imbarco della Palla classica , il tratto dei gommoni. Il livello e' alto quasi al limite dell'idrometro, infatti all'imbarco non c’è un cane, ispeziono il fiume mentre recupero e auto, perchè le descrizione parlano di passaggi impegnativi, come la lavatrice, il salta dell’angelo o la zampa dell’orso, alcuni da assicurare.
Da fuori sembra un fiume di II con passaggi di III, ma dala descrizione del sito francese sembra che stiamo andando incontro a non so che diavolo di rapidoni e nicchie e salti...boh! fatto sta che la tensione si fa sentire e Peppe decide di giocare il jolly.
Arriviamo alla lavatrice da impostare a SX ,e qui si sente la potenza del fiume. Questo risulterà essere alla fine il passaggio più impegnativo del fiume che poi risolve in potenti treni di onde, dove bisogna saper tenere la barca , ma niente di veramente preoccupante, a parte il grande volume, e di conseguenza i grandi buchi naturalmente.
La rapida 4x 200, dal richiamo vagamente olimpico, mette effettivamente alla prova la preparazione atletica del gruppo!
La cosa importante e non andare a bagno, non ho idea quanto posso durare in questa massa d’acqua fredda.
Mike ci regala un eskimo velocissimo, bravo, meno male.
Otto a fine discesa dichiara:
A me questi fiumi fanno cagare, troppo volume e onde, se lo sapevo andavo al mare, a fare safety kayak a Soldini.
La notte ci concediamo il lusso di un campeggio, doccia spettacolo alla folle cifra di 10 euri.
25-04-2013
noguera pallaresa alta
tratto parco nazionale
iii 5 km 1 ora
livello medio
Dopo aver ispezionato il tratto alto della Palla IV V di volume e tecnico, da paura, decidiamo di andare a vedere quella altissima, alle porte del parco nazionale.
Il paesaggio e splendido, ma nel parco in macchina non si può entrare, poi c’è la strada sterrata, ancora della neve, ma soprattutto se ti beccano danno multe fino a 30.000 euri.
Tra il limite auto e l'imbarco ci sono almeno 4 km. di sentiero...ci facciamo una passeggiatina così, per vedere..il fiumescorre parallelo al sentiero;non è impegnativo, ma è bellissimo e in un contesto stupendo. Il gruppo è perplesso si rimonta in macchina e si fa per andare via, ma Mike che prima l'aveva buttata lì quasi per ridere, adesso fa sul serio:ragazzi, dove andiamo adesso a quest'ora non ci imbarchiamo più da nessuna parte. Io dico che non sarebbe male provare a raggiungere l'imbarco canoa in spalla:comunque è un posto magnifico, il fiume è stupendo, (è un timbro che difficilmente qualcuno ci ruberà) e poi, portare la canoa in spalla fa parte della vitaccia del canoista! Tra tutti i perplessi, il più entusiasta sembra il buon vecchio Otto, facciamo rigirare il camper al Perondi e blocchiamo Peppe e Claudino che cercavano di svignarsela.
Prove di imbragaggio e di carico e zainamento canoe occupano la seguente mezz'ora, e alla fine tra fatiche, dolori, imprecazioni e risate si parte per la scarpinata;in un oretta e mezza, forse poco più siamo all'imbarco e ,onestamente siamo tutti felici di avere fatto la pazzia.
La discesa si rivelerà poi piacevole, fino a rivelare le gli ultimi due passaggi non proprio banali!!Bella eserienza!!
Partiamo per Seu d’Urgell, il tempo comincia a cambiare, piove e la stanchezza oggi è tanta, non vediamo l'ora di fermarci ma il passo è lungo e sembra non finire mai.., pazzia, notte in camera dall’albergo cercato alle 11 di sera, ci voleva, dopo una settimana di two second.
Sveglia, andiamo a vedere il campo slalom delle olimpiadi Barca ’92, spettacolo, mai visto un campo così bello e attrezzato, e con gli atleti in acqua alle 9,15 di venerdi….
26-04-2013
TET
IV III 5 Km 3 ore
tratto gorges de ria
livello medio alto
villefranche-prades
Finale con il terrore
Ispezione delle golette iniziali, da fuori sembrano piuttosto cattivelle, poi secondo descrizioni dovrebbe degradare; sembra buono, l'unica incognita è che ci dovrebbe essere una soglia che credevamo di aver individuato ma in realtà non era quella.....
Oggi mi piazzo dietro, e guardo tutte le linee.
La prima goletta mi sembra Balmuccia, lunga e con dei bei buconi, e ne usciamo indenni, la seconda, con una bella soglia a metà, intravedo il Perondi che si stoppa, ma ne viene fuori illeso, poi il fiume degrada, ma non troppo, rimane sempre bello potente con passaggi DX SX e viceversa molto belli.
Verso la fine degrada, passiamo senza problemi quella che avrebbe dovuto essere una soglietta naturale, e da qui,la tensione comincia ad allentarsi e gli animi a rilassarsi, i passaggi sono sul terzo..dopo una curva però,io, davanti,e Mike subito dietro ci accorgiamo di una linea netta dell'acqua davanti a noi, classico segnale di soglia netta. Ci fermiamo in morta, dietro subito Perondi e vediamo Otto che arriva allegramente in retro ammirando l'ultima rapida fatta!urliamo a squarciagola appena in tempo perchè non finisca nel lato dx dello sbarramento, quello che poi avremo visto il peggiore!
Brutto ritorno a SX e a DX ma un metro di lingua verde in un salto di circa 1,5 mt.
Mike e Perondi scendono per un'ispezione;Perondi individua una linea sottile tra i due ritorni che se fosse per lui, sarebbe buona; Mike è perplesso, più che altro perchè NON C'E' ALCUN MODO DI FARE SICURA nè per il primo che passa nè per i successivi. Sbagliatre di dieci centimetri in entrata o in uscita significherebbe restare dentro a un bruttissimo ritorno. Opinione confermate da Otto che dopo aver deciso di scendere e ispezionare di persona, ritorna palli do e dice"da qua non si passa , ci arrampichiamo".
Lo sbarco non è agevole, il verdetto è fuori tutti casino, qui ci vengono a prendere i pompieri.
Problema la salvezza è 20 mt più in alto, e per fortuna o per il carma di Peppe, non è roccia, ma è una gola boschiva.
Inizia ad arrampicarmi, affondo tra i detriti e i rovi, le mani si tagliano, più salgo è più mi viene da pensare, mo faccio come dice sempre mike, una delle mie famose cadute, scivolo fino in fondo e poi mi faccio a nuoto lo sbarramento.
E no cazzo stai attento, ricorda il corso di arrampicata... il passaggio più tosto è alla fine, ma con l’aiuto degli alberi sono fuori.
Lancio la corda, Mike sale a Metà e piano piano, tra sudore, fango, spine e sangue tiriamo fuori tutto.
Cazu cazu.
Ritorno lungo, con vento impressionate , mai sentito una cosa così potente, una notte da leone per terra nel camper, e il giorno dopo acqua per tutto il viaggio, bene ci sarà qualche cosa da fare... scherzo puntiamo a casa.
Bella esperienza, 3300km, 6 fiumi, 7 tratti, 5 timbri o 6? Carletto la Roya Francese e quella Italiana l’hai contata singola o doppia? peccato non avere fatto più fiumi nei Pirenei, ma questo può essere la motivazione per il ritorno un prossimo anno.
Grazie a Perondi per l’appoggio tecnico del camper, delle buone cose che ha cucinato, e degli sbattimenti con le guide, e per averci portato una dispensa di roba buona e varia. Grazie a Mike per le minkiate che ci tenevano sul morale i sigarillos e le sue dormite post cena. Grazie a Otto per aver sempre chiuso e aperto insieme, per la sua esperienza fluviale. Grazie a Peppe, primo, perché in acqua è stato un leone, poi per le minkiate dette durante le lunghe ore di guida.
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