Dato che mi hai tirato in ballo con nome e cognome sono costretto a risponderti.
La proposta (obbligatoria) di associare i soci familiari ad un'altra associazione UISP mi è venuta in mente proprio per non trovarmi in imbarazzo nei confronti del CFM per questa singola uscita, proprio perché esiste una responsabilità oggettiva da parte dell'organizzatore dell'uscita (istruttore o meno che sia) sul posto, se accetta aggregati, e a latere (direttivo CFM in quanto organizzatore). Ho fatto in modo di poter unire l'uscita ufficiale di un'altra associazione e di proporre una quota associativa particolare perché in questo modo ho coperto tutti assicurativamente e ho scaricato in modo ufficiale il CFM da una responsabilità che non gli compete, inoltre è possibile in tal modo effettuare percorsi altrimenti impraticabili in quanto il Lago di Pusiano è un'area protetta e in certe zone si può entrare solo a detreminate condizioni (es. ingresso al campeggio e uscita in comune con l'associazione che vi offre la tessera).
E' evidente che se uno volesse unirsi ad un gruppo in acqua non è possibile allontanarlo, a meno di ricorrere alla forza, e non è nemmeno bello dover dire ad alta voce ad un gruppo di persone (figurati ad amici) che non potrebbero avvicinarsi al gruppo se non a loro rischio e pericolo.
La proposta di soci inquadrati in ambito diverso (soci familiari o acque brillanti, o simili), mi vedrebbe favorevole, però non è possibile costrringere un direttivo in tal senso, anche perché comporta un piccolo aggravio di lavoro gestionale.
L'insistenza del CFM nello scrivere lo scarico di responsabilità è assolutamente necessaria per non incorrere, in caso di incidenti e denunce, nella situazione incresciosa successa all'ultima festa. Non è piacevole, ma è necessario.
Capisco la tua insistenza dal punto di vista affettivo, però non è sempre efficace una presa di posizione così rigida.
Fabio
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