CARLETTO
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Ieri abbiamo fatto il fiume delle Fate, per ora vi indico solo questi numeri, poi seguiranno le foto:
a dormire alle 2 di notte con 9 gradi,
sveglia alle 7,
1 ora di cammino senza canoa,
1,30 di sentiero in salita con canoa in spalla (imbarco a 2000 metri)
2,30 di discesa,
40 minuti di pagaiata nel lago,
20 minuti per uscire dal lago in salita
.......sono stanco
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CARLETTO
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Il fiume delle Fate è un' idea nata in Albania durante l'imbarco della Langarica, due ore a piedi, ma senza canoa quella era su un mulo, si parlava di questo fiume con imbarco veramente tosto, fatto da pochissimi, da li è nata la sfida. Dopo numerose mail decidiamo per un bel giovedì (giusto il giorno del mio anniversario di matrimonio), alle 21 sono dal Pante, alle 2130 arriva GG e partiamo, alle 2230 il gruppo con Antonello è fatto. Siamo in valle alle 24 e allora ci scappa una sosta per delle birre in un pub, offerte da GG che festeggerà il suo centesimo fiume. Dormiamo in macchina per via della temperatura esterna rigida, circa 9 gradi, l'Ulisse senza sedile è come un letto matrimoniale, guardiamo le stelle e Antonello al mio fianco in vena di poesia prima di dormire mi dice: << non capisco come si possa vivere senza guardare il cielo stellato >>, va be sono cotto e dormo...alle 7 sveglia, colazione e poi portiamo le canoe in cima al lago e ritorniamo (gli elfi dormono ancora), rifacciamo la strada a piedi circa 50 minuti in piano , ma fa caldo. Arrivati in cima al lago prendiamo le canoe in spalla e percorriamo un sentiero per circa un'ora e mezza, sono a pezzi sono quello con meno allenamento, ma tutti soffriamo...arrivati all'imbarco, un posto da favola ci si riposa per un'oretta sdraiati sul prato. Incontriamo un elfo ma oggi è buono e non fa magie, quindi si parte, le prime rapide sono accompagnate dalla gente che ci fotografa, che emozione, infatti faccio casino e poi a 2000 metri fatico a recuperare il fiato, poi prendo il ritmo, tutte le rapide le guardiamo per paura di tronchi, proseguiamo incantati dalle fate e dal paesaggio, la parte centrale è puro relax. Arriviamo allo scivolone, circa 5/6 metri, l'ingresso è facile, ma la botta finale nel buco è dura, girarsi vuole dire finire contro la parete di fronte e con un eskimo difficoltoso c'è la possibilità di un bagno. Tutti lo facciamo bene... arriviamo alla cascata un bel salto di 5 metri, parte Antonello la rapida di ingresso lo frega finisce in centro ma troppo a destra picchia sulla piastra alla base, bozza un tantino la canoa e finisce a bagno, non male. Parte ora il Pante decide di andare deciso al centro sinistra, (la piastra è centro destra) salto preciso, tutto ok. Tocca a me, decido per farlo tutto a sinistra, secondo me più sicuro, almeno per le mie caviglie, infatti passo bene accompagnato dagli hooooooooooooo delle gente (qui ce la siamo tirata), anche GG passo dove sono andato io e anche lui passa bene.
Facciamo ancora delle belle rapide, ne trasbordiamo una per via di un massone centrale che fa uno sbuffo di un paio di metri, troppo rischioso, siamo infine arrivati al lago, il pante ci delizia con un bagno in pozza, boh sarà malato. Una mezzora di pagaiata sulle tranquille e fredde acque e siamo quasi fuori, ancora un bel 20 minuti di scarpinata e siamo alle auto, distrutti ma molto gratificati sia per il fiume (non difficile a parte i due passaggi), per il paesaggio, per le fate e perchè gli elfi non hanno fatto magie.
Alle prossima avventura...
carletto
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