ROBY
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Ciao a tutti, sabato pomeriggio mi ha chiamato Nunzio dicendo: "Sono qui in
val serina e c'è acqua sul serio,
il tratto basso, livello ideale, hai voglia di farlo? non c'è ancora una
descrizione, così lo vediamo?"
Allora, sfidando il broncio di mia moglie....(per questa volta, le altre
vedremo)....domenica ci siamo trovati per
andare in val seriana, con tanto di bici al seguito per il recupero e
anche, e soprattutto, per ispezionare il fiume.
Il tratto in questione è quello da Ponte Nosse a Cene, il livello in
effetti sembra buono, medio alto direi,
e le rapide non sono dure come quelle a monte (4°), recensite da Carlo, si
direbbe un 3, 3+,
anche se ce n'è una di 4 pieno, di volume, ma trasbordabile.
Il problema di questo tratto è subito chiaro: ci sono diversi sbarramenti,
alcuni fattibili, altri decisamente no.
Vanno guardati con attenzione prima di imbarcarsi, e uno ad uno perchè in
molti casi a ridosso degli
sbarramenti le pareti sono in cemento, verticali, la risalita pressocchè
impossibile.
C'è però una pista ciclabile (ecco perchè la bici !!) che costeggia tutto
il fiume e da cui si può vedere ogni dettaglio.
In almeno due casi il trasbordo è lungo perchè la possibilità di uscire
agevolmente è a una certa distanza
dallo sbarramento, e poi non volevamo fare casini tipo trovarsi a ridosso
di qualche presa e non potere uscire:
meglio camminare un pò che incasinarsi !!
Allora partiamo da Ponte Nosse lato sinistro e dopo poco il primo
sbarramento, percorribile, è uno scivolo, bisogna spingersi un pò.
Passato lo sbarramento ci sono un pò di rapidine ondose e poi c'è la prima
rapida significativa, Nunzio l'ha chiamata l'anitra
per un disegno fatto su una delle rocce li vicino.
Da fuori sembrava niente, ma da dentro è piena di ondoni, e qualche
buchetto, niente di che, però ti rimescola un pò.
Poco dopo il rapidone di 4°, ci fermiamo a guardarlo fermandoci a destra, e
in fondo ha un bel bucone, con ritorno,
dove tutta l'acqua finisce dentro: il buco è lungo tutta la larghezza del
fiume, molla un pò a sinistra perchè lì il fiume curva,
ma fa un ritorno praticamente verticale, se ti stoppa un attimo ti trovi
subito nel bucone: io rinuncio subito,
Nunzio lo guarda lungamente ma dopo un pò lascia perdere. E sicuramente la
rapida più tosta.
Subito dopo c'è una soglia con un altro bucone sulla destra che degrada
verso sinistra, formando una lingua di acqua verde.
Per chi vuole forti emozioni, con lavata e centrifugata, senz'altro a
destra, dove un onda/buco con ricciolo tipo quelle dell'oceano, vi attende.
Tutti gli altri a sinistra, Questa è la rapida oceanica, per via dell'onda
(oceanica, appunto !!).
Poco dopo un bel passaggio, sotto a un ponte, una bella rapida tra le
rocce, con ondoni, e subito dopo una morta a sinistra,
passaggio finale a destra.
Da qui in avanti ci sono un pò di sbarramenti, assolutamente da visionare
PRIMA di imbarcarsi, dalla pista ciclabile: non scendere senza prima
guardare
perchè qualche brutta sorpresa può aspettarvi, prima guardare, poi
pagaiare.
Il buon Nunzio scriverà la descrizione dettagliata su CKfiumi, comunque uno
è percorribile tutto a sinistra tramite uno scivolo,
un altro, per i più temerari a destra, dopo avere guardato il passaggio,
oppure a piedi, facilissimo, sulla sinistra con possibilità
di fermarsi e fare sicura a chi lo vuole passare, ma per i dettagli
aspettare la descrizione.
Dopo questo sbarramento c'è un bel passaggino con un pò di onde e poi tra i
sassi.
Prima di Cene c'è l'ultimo sbarramento e subito dopo c'è l'ultima rapida,
lo slalom, molto bella, è tecnica, non c'è molta spinta dell'acqua,
ed è costituita da una serie di gradoni, e di giri d'acqua tra un gradone e
l'altro, per poi finire in passaggi tra i sassi proprio sotto il ponte e
subito dopo.
Lo sbarco è immediatamente dopo il ponte sulla destra.
Volendo il fiume continua ancora ma continuano anche gli sbarramenti: per
chi vuole c'è ancora da scoprire.
Un grazie di cuore a Nunzio per lo sbattimento di prendere tutti i rilievi
con tutti i dettagli, e naturalmente per la bella discesa.
Roberto
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