In galleria la mia prima discesa in solitaria, e per di più col barchino. E' stata non voluta, è nata per caso, e una volta all'imbarco mi son detto....ma si dai.... scendo da solo.
E' il LAO, fine agosto, con livello basso. Con quel livello è un secondo grado con un paio di passaggi di terzo grado. Ma da solo, e col barchino, le difficoltà aumentano, la tensione aumenta, le emozioni diventano intense.
Ho avuto mille pensieri mentre scendevo, quasi tutti caratterizzati dalla solitudine di quella discesa, e dell'essere solo in mezzo alla natura. Il silenzio attorno incuteva timore, paura e rispetto. Il suono della corrente del fiume lo avvertivo molto più intenso rispetto ad altre volte. Non era però la solita tensione, era diversa, difficile da spiegare.
Era la.... sublimazione della tensione.
Mi tranquillizzava un po' il fatto che di quel tratto conosco ogni pietra, ogni passaggio, ogni pericolo. Di ogni rapida so qual è la linea facile e quella difficile.
E mi tranquillizzava anche il fatto che i miei amici sapevano che ero lì, e se non fossi arrivato allo sbarco entro una certa ora,mi sarebbero venuti a cercare.
Tuttavia, pur essendo stata una bella e intensa discesa, piena di emozioni, e pur non avendo mai corso nessun pericolo, non rifarei più una discesa in solitaria, neanche sul Lao, che pur conosco benissimo.
Gli imprevisti sono tanti, e credo che non ne valga la pena.
Pasquale
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