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PIRENEI 2013

24.5.2013

MARKELLO PRESIDENT - www.canoamartesana.it

MARKELLO PRESIDENT

 Dato un occhio al pc prima di andare a letto e mi sono ritrovato a leggere il poema-diario.

Bello e bellissima esperienza mi sa!


BOBBY - www.canoamartesana.it

BOBBY

 Ma caspita ...che avventura sui Pirenei, complimenti a tutto il gruppo!!!! Anche in questo report l'ansia è protagonista....sarà il periodo  

ciaooooooooo


ANDREROCK - www.canoamartesana.it

ANDREROCK

Complimenti a tutti! Il video e' come sempre un bel valore aggiunto e da un immediata rappresentazione del fiume e dei suoi movimenti. Domanda : ma quel cavrones che vi ha detto "tranchilo tranchilo hombres! Muchio divertimento!" Siete tornati poi per prenderlo a mazzate?? ;-) .. Potevate abusare di lui con la canoa spuntata di Mike ! ;-)


CLAUDINO - www.canoamartesana.it

CLAUDINO

 PIRENEI 2013 

 

Partenza con il botto, finale con il terrore…

(MIKE REVIEW)

 

Dopo due anni di attesa finalmente la partenza sotto una bella pioggia e un clima non sicuramente primaverile.


 

Lungo la strada ci accorgiamo che la Siagne è troppo lontana per arrivarci in giornata, e come dicono i veri spedizionieri, il primo giorno devi mettere il culo in acqua, altrimenti ci si scazza subito.

Arrivati a ventimiglia decidiamo di dare un’occhio alla roja italiana, che di solito difficilmente ha l’acqua.

L’acqua c’è, anche abbondante

 

20-04-2013

ROYA ITALIANA

III+ (IV) 5 Km 2 ore 30

Da sotto le gole, casa con la palma a sopra le ultime gole

Al ponte prima dell’ultima goletta

livello medio alto

 

Visto l’ora e il livello sopratutto, e che l‘ultima goletta ribolliva di bianco, decidiamo di accorciare saggiamente il tratto per non fare casini…

Partenza con il botto, durante le fasi d’imbarco, tra le ripide pareti, a Mike parte la sua amata Diesel 75, per un viaggio in solitaria,

Noi siamo ancora in alto, per poter imbarcarci e corrergli dietro, poi c’è livello e nessuno conosce il fiume.

 Be si fermerà alla prima morta.

Imbarco, pronti via, alla ricerca del mezzo, dalla prima rapida mi rendo conto che la canoa la troviamo al mare, spinge, senza rallentare mai il flusso, anche nelle parti piatte, l’acqua è tesa, no sassi o raschiere, quindi testa bassa e via a pagaire.

La pala è dura nelle mani, c’è livello, allungo il collo di qualche vertebra per cercare di vedere più in avanti, ma questo non mi risparmia un’eskimo e un loop in parete, pregando di non finire a bagno.

La  gola per fortuna non è difficilissima, ma i passaggi sono potenti e senza guardarli mettono ansia.

Senza perdere tempo cerchiamo la canoa.

Arrivati ad un bel rapidone, a DX in morta, vedo girare tra i rami lo scafo blu, sembra un delfino ferito e quasi piaggiato,

In effetti lo è, la tiriamo su e punta, coda e pozzetto sono messi male…bene spedizione finita prima d’iniziare, tiriamo su la canoa per 50 m su una frana, io e wikiperondi e in cima ci troviamo mike e Mauro, local di ventimiglia.

Lasciamo la canoa o quello che ne resta tra le braccia dell'inconsolabile Mike e ci caliamo di nuovo per finire la discesa; ci aspetta l'ultima e più potente rapida bella S tra massi giganti che finisce con un buco a SX, dove io me a cavo con un eskimo e Beppe il suo secondo bagno.

Nel Frattempo, Mike con l'aiuto del local Mauro hanno valutato la condizione della canoa: forse non tutto è perso si può fare qualche riparazione di fortuba e salvare la spedizione di Mike che sembra finita ancor prima di cominciare. Recupero, cambio, carico, e si va verso ventimiglia per procurarsi qualcosa da mangiare mentre Mauro ci consente di raggiungerlo a casa sua in collina dove,a sera ormai fatta, con acqua calda un phon industriale,fiamma e candelette si riesce a rendere ancora navigabile la diesel!Ritorna il sorriso sul volto nero di Mike!


 

La solidarietà tra i canoisti mi sorprende sempre!!!

 

 

Morale, iniziamo bene, e per premiarci, dormiamo in tenda in due su una specie di terrazzamento, discarica, in curva al tornate a valle latte.

 

 

 

 

21-04-20132

SIAGNE

III IV 5Km 3 ORE

Dal ponte della centrale di Mons

 al lago Montauroux

livello medio

 

Siagne, finalmente, anche se non sono i Pirenei la provenza è fantastica, qui inizia l’aria di vacanza, qualche casino per arriva all’imbarco, ma ci siamo.

Il posto è bello, acqua cristallina e livello giusto, aumenta subito con l’entrata da DX della Siagnole, e la prima rapidella carina ,con sasso nikkiato a SX, ma nulla di che.

La goletta piano piano si strige e arriviamo al primo passaggio, saltino di circa 1mt e mezzo, faccio segno ad Otto di guardare, ma lui parte per una profonda esplorazione della rapida, e non solo visiva, in un’attimo vediamo punta coda pagaia, tutto insieme ma subito dopo, lo vediamo a riva con tutto, gli corro dietro e anche a me, e a Mike, ci strappa la pagaia dalle mani, ma nulla di che.

Il fiume si fa decisamente più interessante i passaggi sono sempre più compressi e ravvicinati, fino ad arrivare ad una bella curva a SX saltino subito e a DX e 50 m di casini tra buchi sassi etc.

Beeeeeellllla rapida.

Quella successiva, è la più tosta del fiume, quella del ponte romano, è lunga circa 100m , e con un bel bucone in mezzo, vista la lunghezza etc, decidiamo, per il trasbordo, ma il Perond decide che sarà sua, e così è parte, pennella e conclude bene.

Il buco non era così cattivo, cmq bravo bella rapida.

Ancora una S compressa e le difficoltà degradano.

Ma il fiume diventa sempre più bello, cascate tra il muschio, ponti antichi, acqua incantevole, per questo lo chiamano il fiume delle fate, spettacolo.

All’uscita Claudino cadde per la prima volta, su le sfonde insidiose e scivolose del lago...

Usciamo alle 7,45 dal fiume, un poco cotti ma soddisfatti, Pirenei arriviamo.

La notte decidiamo di dormire all’imbarco della Siagne.

 

 

22-04-2013

AUDE

III 5km 1 ora

centrale – axat

livello medio basso

 

Sveglia alle 6,45 azzo, manco a casa, puntiamo a san Pau , per fare la Agly, la gola superiore è fantastica, ma il livello è baso, quindi direzione Aude per la nostra classica discesa aperitivo delle 18,

Ci sarebbe il tratto classico, da fare 10 km in gola , con finale di IV, ma vista l’ora la stanchezza e il vento della gola, optiamo di fare la parte superiore più corta e aperta.

Fiume semplice da relax, ma nel complesso carino, due passaggini discreti  e uno sbarramento, alla passerella, con passaggio a dx per i canoisti.

Cena e camping selvatico, in un posto incantevole, con davanti montagne completamente isolate, che belli i Pirenei.

 

23-04-2013

ARA

IV 5 Km 2.45 ore

pont de torla-broto

livelo medio

 

Fatto il passo di Bielsa si entra nel cuore dei Pirenei spagnoli i km sono tanti come i tornanti, il paesaggio e molto bello , boschi, nevai, sole, acqua... No quella manca, arriviamo su la Cinca, il livello e' basso, per me fattibile e timbrabile, ma gruppo non ha ancora preso quella piacevole malattia di timbrare tutto il timbrabile, quindi preferisce continuare verso l'Ara.

Altri km e arriviamo sul’Ara a Broto, per fare le gole di Torla.

So che si tratta di un fiume impegnativo, sono già le 17 e la maggior parte della discesa è in gola, ma sento una guida raft, local, che ci dice di imbarcarci no problem, che in 50 minuti siamo fuori. no hay ninguna problema, eres un rio de puro divertimiento

Va bè se lo dice lui…

 Ci imbarchiamo sotto la rapida della chicane, di V! Il livello è buono e i primi 300 mt sono di terzo godereccio.

Arriviamo al puente viejo, dove mi ha spiegato che c'è uno stramazzo... Salto fuori, ispeziono... Alla faccia dello stramazzo... Bruttttto bruttttto sbarramento artificiale alto con presa a DX! sbarco a DX e reimbarco per la rapida del pugno, bel passaggio di IV e ingresso nelle gole... Da qui non si esce e sono già le 6,30 passate...

I passaggi sono molto belli e tecnici, ma non banali e tra qualche ispezione e rapida il tempo passa, sono ancora stanco per il viaggio e ho un poco di angoscia per non fare tardi in fiume.

Arriviamo ad una bella rapida , lunga e sporca in particolare in uscita , io Mike Peppe decidiamo il trasbordo, mentre Otto e Perondi, con un eskimo, la fanno bene! Tic tac è sempre più tardi, arriviamo ad un imbuto dove nessuno scende a guardare bene il passaggio  e senza mettere la sicura, lo leggiamo sbagliato e Perondi di rimane dentro a girare per un po' ...ma alla fine tutto ok.

Recupero barca , pagaia etc, Mike lo fa e tutto ok, io sono in para per il troppo tempo di discesa sono passate due ore e non siamo ancora fuori dalla gola e la luce diminuisce.

È vero che siamo più a ovest, ma sono le otto.

Il passaggio successivo e' ancora una bella rapida lunga con due buchi e si perde ancora tempo e il sole e' tramontato, ma la gola si sta aprendo e manca ancora circa 1 km e mezzo ma di III !

Sbarchiamo alle 8,45 con le ultime luci.

Morale fiume molto bello ma avrei voluto godermelo meglio, con un bel sole in faccia e poter fare tutti i passaggi, magari assicurati.

Considerato che in zona non vi sono altri fiumi, partiamo per la Noguera Pallaresa e ci spariamo un'altra ora mezza, ma una cena con asado ci rinforza un poco.

Il campo lo facciamo in una strada abbandonata, posto veramente isolato ma con veduta spettacolare su un canyon di un fiume; spettacolo!

 

24-04-2013

NOGUERA PALLARESA

III IV (4+) 10KM 1 ORA 15

llavorsi-rialp

tratto classico gommoni

livello alto 24 su 25 max idrometro

 

Arriviamo all'imbarco della Palla classica , il tratto dei gommoni. Il livello e' alto quasi al limite dell'idrometro, infatti all'imbarco non c’è un cane, ispeziono il fiume mentre recupero e auto, perchè le descrizione parlano di passaggi impegnativi, come la lavatrice, il salta dell’angelo o la zampa dell’orso, alcuni da assicurare.

Da fuori sembra un fiume di II con passaggi di III, ma dala descrizione del sito francese sembra che stiamo andando incontro a non so che diavolo di rapidoni e nicchie e salti...boh! fatto sta che la tensione si fa sentire e Peppe decide di giocare il jolly.


 

Arriviamo alla lavatrice da impostare a SX ,e qui si sente la potenza del fiume. Questo risulterà essere alla fine il passaggio più impegnativo del fiume che poi risolve in potenti treni di onde, dove bisogna saper tenere la barca , ma niente di veramente preoccupante, a parte il grande volume, e di conseguenza i grandi buchi naturalmente.

La rapida 4x 200, dal richiamo vagamente olimpico, mette effettivamente alla prova la preparazione atletica del gruppo!

La cosa importante e non andare a bagno, non ho idea quanto posso durare in questa massa d’acqua fredda.

Mike ci regala un eskimo velocissimo, bravo, meno male.

Otto a fine discesa dichiara:

A me questi fiumi fanno cagare, troppo volume  e onde, se lo sapevo andavo al mare, a fare safety kayak a Soldini.

La notte ci concediamo il lusso di un campeggio, doccia spettacolo alla folle cifra di 10 euri.

 

25-04-2013

noguera pallaresa alta

tratto parco nazionale

iii 5 km 1 ora

livello medio

 

Dopo aver ispezionato il tratto alto della Palla IV V di volume e tecnico, da paura, decidiamo di andare a vedere quella altissima, alle porte del parco nazionale.

Il paesaggio e splendido, ma nel parco in macchina non si può entrare, poi c’è la strada sterrata, ancora della neve, ma soprattutto se ti beccano danno multe fino a 30.000 euri.

Tra il limite auto e l'imbarco ci sono almeno 4 km. di sentiero...ci facciamo una passeggiatina così, per vedere..il fiumescorre parallelo al sentiero;non è impegnativo, ma è bellissimo e in un contesto stupendo. Il gruppo è perplesso si rimonta in macchina e si fa per andare via, ma Mike che prima l'aveva buttata lì quasi per ridere, adesso fa sul serio:ragazzi, dove andiamo adesso a quest'ora non ci imbarchiamo più da nessuna parte. Io dico che non sarebbe male provare a raggiungere l'imbarco canoa in spalla:comunque è un posto magnifico, il fiume è stupendo, (è un timbro che difficilmente qualcuno ci ruberà) e poi, portare la canoa in spalla fa parte della vitaccia del canoista! Tra tutti i perplessi, il più entusiasta sembra il buon vecchio Otto, facciamo rigirare il camper al Perondi e blocchiamo Peppe e Claudino che cercavano di svignarsela.

Prove di imbragaggio e di carico e zainamento canoe occupano la seguente mezz'ora, e alla fine tra fatiche, dolori, imprecazioni e risate si parte per la scarpinata;in un oretta e mezza, forse poco più siamo all'imbarco e ,onestamente siamo tutti felici di avere fatto la pazzia.

La discesa si rivelerà poi piacevole, fino a rivelare le gli ultimi due passaggi non proprio banali!!Bella eserienza!!


 

Partiamo per Seu d’Urgell, il tempo comincia a cambiare, piove e la stanchezza oggi è tanta, non vediamo l'ora di fermarci ma il passo è lungo e sembra non finire mai.., pazzia, notte in camera dall’albergo cercato alle 11 di sera, ci voleva, dopo una settimana di two second.

Sveglia, andiamo a vedere il campo slalom delle olimpiadi Barca ’92, spettacolo, mai visto un campo così bello e attrezzato, e con gli atleti in acqua alle 9,15 di venerdi….

 

26-04-2013

TET

IV III 5 Km  3 ore

tratto gorges de ria

livello medio alto

villefranche-prades

 

Finale con il terrore

Ispezione delle golette iniziali, da fuori sembrano piuttosto cattivelle, poi secondo descrizioni dovrebbe degradare; sembra buono, l'unica incognita è che ci dovrebbe essere una soglia che credevamo di aver individuato ma in realtà non era quella.....

Oggi mi piazzo dietro, e guardo tutte le linee.

La prima goletta mi sembra Balmuccia, lunga e con dei bei buconi, e ne usciamo indenni, la seconda, con una bella soglia a metà, intravedo il Perondi che si stoppa, ma ne viene fuori illeso, poi il fiume degrada, ma non troppo, rimane sempre bello potente con passaggi DX SX e viceversa molto belli.

Verso la fine degrada, passiamo senza problemi quella che avrebbe dovuto essere una soglietta naturale, e da qui,la tensione comincia ad allentarsi e gli animi a rilassarsi, i passaggi sono sul terzo..dopo una curva però,io, davanti,e Mike subito dietro ci accorgiamo di una linea netta dell'acqua davanti a noi, classico segnale di soglia netta. Ci fermiamo in morta, dietro subito Perondi e vediamo Otto che arriva allegramente in retro ammirando l'ultima rapida fatta!urliamo a squarciagola appena in tempo perchè non finisca nel lato dx dello sbarramento, quello che poi avremo visto il peggiore!


 

Brutto ritorno a SX e a DX ma un metro di lingua verde in un salto di circa 1,5 mt.

Mike e Perondi scendono per un'ispezione;Perondi individua una linea sottile tra i due ritorni che se fosse per lui, sarebbe buona; Mike è perplesso, più che altro perchè NON C'E' ALCUN MODO DI FARE SICURA nè per il primo che passa nè per i successivi. Sbagliatre di dieci centimetri in entrata o in uscita significherebbe restare dentro a un bruttissimo ritorno. Opinione confermate da Otto che dopo aver deciso di scendere e ispezionare di persona, ritorna palli do e dice"da qua non si passa , ci arrampichiamo".


 

Lo sbarco non è agevole, il verdetto è fuori tutti casino, qui ci vengono a prendere i pompieri.

Problema la salvezza è 20 mt più in alto, e per fortuna o per il carma di Peppe, non è roccia, ma è una gola boschiva.

Inizia ad arrampicarmi, affondo tra i detriti e i rovi, le mani si tagliano, più salgo è più mi viene da pensare, mo faccio come dice sempre mike, una delle mie famose cadute, scivolo fino in fondo e poi mi faccio a nuoto lo sbarramento.

E no cazzo stai attento, ricorda il corso di arrampicata... il passaggio più tosto è alla fine, ma con l’aiuto degli alberi sono fuori.

Lancio la corda, Mike sale a Metà e piano piano, tra sudore, fango, spine  e sangue tiriamo fuori tutto.

Cazu cazu.

 

Ritorno lungo, con vento impressionate , mai sentito una cosa così potente, una notte da leone per terra nel camper, e il giorno dopo acqua per tutto il viaggio, bene ci sarà qualche cosa da fare... scherzo puntiamo a casa.

 

Bella esperienza, 3300km, 6 fiumi, 7 tratti, 5 timbri o 6? Carletto la Roya Francese e quella Italiana l’hai contata singola o doppia? peccato non avere fatto più fiumi nei Pirenei, ma questo può essere la motivazione per il ritorno un prossimo anno.

 

Grazie a Perondi per l’appoggio tecnico del camper, delle buone cose che ha cucinato, e degli sbattimenti con le guide, e per averci portato una dispensa di roba buona e varia. Grazie a Mike per le minkiate che ci tenevano sul morale i sigarillos e le sue dormite post cena. Grazie a Otto per aver sempre chiuso e aperto insieme, per la sua esperienza fluviale. Grazie a Peppe, primo, perché in acqua è stato un leone, poi per le minkiate dette durante le lunghe ore di guida.

 


CINZIA - www.canoamartesana.it

CINZIA

Eccolo finalmente! Lo aspettavo ed ero curiosa di sapere come fosse andato il giro! Anche se qualche accenno l'avevo già strappato a Claudino. I Pirenei l'anno scorso mi avevano fatto sognare e sono rimasti un sogno che magari si realizzerà più avanti. Sono posti stupendi non solo per i fiumi ma anche per l'ambiente e la gente. Vi siete saltati l'Aragona con il Gallego e affluenti, posto di micidiale bellezza! Un valido motivo per tornare. Avete comunque collezionato dei bei torrenti e belle esperienze peccato per il tempo che sembrava quasi sempre nuvolo..o era solo per l'orario proibitivo a cui vi imbarcavate?? Complimenti a tutto il gruppo per le belle discese. Fatte per la prima volta , quindi con l'incognita di cosa ci fosse in mezzo. La scalata finale bè..esperienza pesantuccia. A proposito!! I 5km a piedi con canoa in spalla...io non li avrei nemmeno presi in considerazione!!! Come minimo una volta arrivata all'imbarco mi sarei addormenata x la stanchezza. Nei tratti ho visto dei bei passaggi e il Noguera..grande fiume. Che volume! BEl report e bel filmato, l'unico 'neo' del video è quello di aver tagliato il pezzo della riparazione, poteva tornarmi utile! Grande ragazzi!


PEPPE - www.canoamartesana.it

PEPPE

Pirenei 2013
Storia di un’avventura…
Prima spedizione per me che sono poco più che un novizio del kayak…quando ne parlammo insieme già a febbraio ero entusiasta dell’idea…era solo un po’ difficile metterla in atto per via del lavoro, dei lavori a casa che avevo preventivato sarebbero stati nel pieno dell’esecuzione…tutto doveva coincidere alla perfezione e ovviamente così non è stato e nel pieno della confusione piu’ totale della mia vita decido di partire e lasciare tutto alle spalle! Tutta la preparazione fisica, mentale che pensavo di affrontare prima di partire ovviamente è andata a farsi benedire..per miracolo riesco a mettere insieme la roba sufficiente per partire e via si và!
Compagni e amici di viaggio:
Claudino: compagno di macchina per tutto il viaggio! è bello carico ed ha fretta di andare sui Pireni per timbrare quanti più fiumi possibile…è assetato di discese e vuole a tutti i costi trovarsi in terra spagnola. Apre praticamente tutti i fiumi e tutti i passaggi alternandosi talvolta con mike altre con otto. Parla uno spagnolo con accento cassanese e soprattutto fa finta di capire quando gli spiegano i passaggi in spagnolo salvo poi dire non ho capito un ca**o….solo destra e poi sinistra ma non sò se non bisogna andarci o se bisogna prendere la morta! E’ il Molmenti/Fellini(perché fa le riprese) di casa nostra..numero 1!
Mike: anche lui alla partenza è bello carico forse un po’ troppo all’imbarco della Roja..aiuta Claudino nell’aprire in fiume,,con molto coraggio decide di fare un passaggino dove il buon perondi è rimasto a girare un paio di istanti…alterna momenti di folle lucidità ad altri di sonno profondo in maniera del tutto casuale…per fortuna offre i suoi sigarillos allo sbarco di ogni fiume come per dire: “Ce l’abbiamo fatta! Siamo ancora vivi nonostante tutto…fumiamoci questo sigaro perchè almeno per oggi siamo ancora vivi! Asso del pensiero!
Otto: la mente del gruppo…la mente nel senso che non tiene a mente niente!!!! Tutti i fossi li ha fatti nella sua lunga carriera canoistica peccato che non si ricorda nulla…tabula rasa elettrificata! Nonostante questo quando cominciano i casini è lì ad aprire lui si diverte sia sul III sia sul V è imperturbabile…fosse nato 2000 anni fa ci avrebbero scritto un vangelo: quello che Otto dice in fiume è la verità, è il verbo! quello che lui dice si fa! Messia
Perondi: Mc Giver della spedizione, enciclopedia portatile, navigatore imbattibile ci fornisce supporto logistico col suo Pero-Camper e tecnologico con la connessione a internet, il computer le radio trasmittenti ecc. E’ anche il cuoco e capo indiscusso della cambusa (mmmm molto buono questo!)E’ anche e soprattutto assetato di fiumi…ha passato un’intera settimana guardando fiumi di V..lui era eccitato su ogni passaggio…lui voleva farsi frullare per benino (e c’e’ riuscito)…
Peppe: la prima spedizione è sempre la prima volta! C’è l’ansia da prestazione…c’è l’ansia del fiume….c’è l’ansia di dormire con Claudino…c’è l’ansia di essere accoltellato da mike nel pieno della notte che grida SIAGNE…c’è l’ansia di rompere il rubinetto del camper di perondi…è tutto un’ansia! Poi però quando sei in fiume (con l’ansia) e fai dei passaggi un po’ al di sopra delle tue possibilità tutta l’ansia si trasforma in eccitazione e potenza..gioia di essere lì..vorresti abbracciarti Otto e dire grazie Messia anche se non ti ricordi un cazzo e il II grado che mi avevi detto in realtà è un quartone di volume grazie! sei contento come un bambino che è sceso dalle montagne russe!
 
Fiumi:
I libri (specie se del 1994) dicono una cosa sui gradi di un fiume…internet ne dice un’altra…quando si è col culo in canoa e soprattutto nessuno sa cosa ci sarà da lì a 10 m sono tutti dei V di volume! Quindi anche su un terzo l’ansia da gestire è sempre quello di un V. Se poi ci si aggiunge che per vari motivi nei primi 3 fiumi ci si imbarca alle 18 del pomeriggio in gola senza nessuna possibilità di uscire allora l’adrenalina sale e i V diventano anche qualcosa in più dal punto di vista di un novizio come me!
Canoa Aperitivo:
Roja italiana: per la prima volta nella mia vita ho passato il confine francese verso quello italiano in kayak. Bellissima sensazione….il fiume dal mio punto di vista non è banale..tutt’altro! L’imbarco non è nemmeno semplice..bisogna fare attenzione anche a  non scivolare altrimenti si finisce direttamente  in acqua….l’acqua c’è ed è bella marrone e spinge di brutto! per me un eskimo e due bagni (gli unici! J). L’ultima rapida è veramente cazzuta…per fortuna il mio Karma ci ha fatto incontrare Mauro il local che ci è venuto a cercare trovando le chiamate sul tel. Nell’ultima rapida si piazza su un roccione e come uno sciamano che col bastone indica la via dell’erudizione allo stesso modo in alto di 5 m sopra al fiume con la sua mano mi dice dove tagliare da sx verso dx facendomi evitare dei buchi che ancora mi sogno la notte!
 
Ottimo inizio! La sera andremo a festeggiare mangiando in un parcheggio abbandonato di ventimiglia e dormendo in località “Carletti” in prossimità di una curva di una strada della collina ligura adibita a discarica! Vista la temperatura con Claudino decidiamo di dormire insieme nella sua 2seconds! Lui ha paura dei cinghiali….per questo decide di russare per spaventarli…lo farà per tutte le 7 notti passate!!!! Fin dalla prima cena battezzo il posto del terrone: il posto del terrone è quello nell’angolo del tavolo incastrato contro al finestrino dove puoi mangiare senza dover sbatterti per preparare la cena o lavare le stoviglie e potendoti giustificare0” sono incastrato non riesco a uscire”…J tattico!
 
Siagne: fiume veramente bello credo la discesa più bella paesaggisticamente e anche per i passaggi in esso contenuti. La penultima rapida quella prima del ponte romano è assolutamente da sballo…claudino la imposta bene traghetta riesce a vedere giù….degludisce con forza…alza il collo prega e si lancia…pagaiata in mezzo all’acqua bianca e in mezzo ai buchi…parola d’ordine è non capovolgersi…un eskimo in mezzo a quel casino credo non sia nemmeno presente nei manuali di salvato…da li si esce eventualmente a nuoto e bisogna farlo in fretta perché dopo c’è la rapida lunga 100 m…un bel casino! Perondi decide di fare anche quest’ultima perché riesce a leggerla bene e si sente sicuro e poi è sempre eccitato! Continuerà ad esserlo fino alla fine del trip!
Aude: fiume tranquillo nella parte alta…si perché Mike in un momento di lucidità passeggera decide di non entrare ancora una volta in una gola di IV alle 19 in un posto sconosciuto! Meno male…nonostante questo scendo un po’ con l’ansia in quanto dalla strada abbiamo visto una soglia/presa d’acqua/non si capisce  che poi si rivela un niente di che una volta in fiume! Goletta veramente carina incastonata tra due pareti ripide in cui spirava un vento molto forte….brrrrr freddo!
 
Rio Ara: anche questo fiume è veramente bello quasi al pari della siagne meno paesaggisticamente ma forse piu’ adrenalico! Arrivati all’imbarco decido di fermare un tizio con un fiorino sul quale scorgo un adesivo con un’onda che richiama l’idea del kayak/rafting…il nostro ermanno spagnolo (mannaggia a lui) dice tranchilli tranchilli mui bello…attenzione solamente che al primo bivio bisogna tenere la sx e sbarcare a destra perché c’è un’impraticabile…ovviamente noi teniamo la destra ed entriamo nel ramo impraticabile dove non c’è la scaletta per sbarcare…vaff
Comunque il fiume è mui bello ma è mui incazzeto!e soprattutto è tardi…se guardiamo troppo i passaggi sbarchiamo al buio…un passaggio decidono di farlo solo i più anziani Otto e Perox…un altro passaggio un bell’imbuto dove se lo si fa a bagno si gira parecchio decidiamo di predisporre una sicura visto che il buon perondi sottovalutandolo un po’ c’è finito dentro e ha staccato un bel biglietto per 3 giri completi senza possibilità di scendere dalla giostra dentro al frullatore…mike con molto coraggio decide di farlo…è tardi decidiamo che predisporre delle sicure ci porta via del tempo quindi tutti gli altri decidiamo di trasbordarlo!
Usciamo dal fiume alle 20.45…belli carichi…peccato che quei farabutti dei miei compagni di viaggio durante il recupero abbiano deciso di cambiare la macchina con su’ la roba asciutta e ovviamente nel cambio dimenticano la mia borsa con il mio cambio asciutto!!!!!
Noguera Pallaresa: solo il nome incute timore…fiume di volume! Grosso grosso con tanta acqua…nella descrizione si parla di soglie buchi con ritorni, nicchie, il volo dell’angelo e tanta acqua…non mi sento carico per affrontarlo…il posto è bello c’è sole ma forse incomincio a mollare un po’ di tensione accumulata…non sono convinto…sono partito con l’unico scopo di divertirmi…fare qualcosa che non mi diverte non ha senso…lo faccio tutti i giorni a lavoro…quindi…ringrazio il noguera pallaresa, non accetto e gioco il Jolly…passerò il pomeriggio a dormire….va benissimo! All’imbarco un altro ermanno spagnolo dice è bello tranquillo…appena parti c’è solo un sifone sulla destra ma vai tranquillo…ma vai tu tranquillo a fare in culo scemo! Ho detto GIOCO IL JOLLY stronzo!!!!!
Gli altri poi mi hanno raccontato che è stata una cavalcata unica piena di buconi e ondoni gransissimi…il cosiddetto fiume Pasquale!
 
Si decide di pernottare in un campeggio..finalmente la prima doccia della settimana! Anche questa meriterebbe una descrizione ma la evito…una goduria…ho apprezzato l’invenzione del sapone e dell’acqua calda….ahhhhhh…mutande pulite e contenuto delle mutande pulito finalmente!
Noguera Pallaresa altissima: Noguerapallaresa alta è credo un V continuo davvero…roba da pazzi…decidiamo di andare ancora più in alto li dove osano le aquile…ci ritroviamo in un parco nazionale protetto dove ci sono i cavalli liberi e dove i ghiacciai dei pirenei si sciolgono per alimentare i fiumi….si vedono dei nevai che entrano nel fiume…posto fantastico..verde natura pace e tranquillità! La valle non antropizzata richiede di non usare veicoli ovviamente e quindi cosa si fa? Imbarco a piedi…5 km con canoa in spalla per poter pagaiare in mezzo ai ghiacciai e all’erba profumata! La discesa scorre tranquilla…per fortuna….un bagno avrebbe voluto dire acqua gelida…ghiaccio appena sciolto…brrrr….allo sbarco Otto che non ricorda dove è lo sbarco parte davanti a tuttilì dove inizia il tratto di V….sbarchiamo tutti al volo per dirgli di non andare ancora avanti e cerchiamo di rincorrerlo con la corda in mano…per fortuna non vedendoci arrivare si è fermato subito dopo la prima rapida ad aspettarci…lo vedo dalla strada scendo a chiamarlo e gli dico Otto lo sbarco era 200 m prima…lui risponde ah già vero non me lo ricordavo!!!!
 
TET:
Il nome sembra il preludio di qualcosa di bello…ma in realtà è un fiume che a giudicare dalla strada, dalla descrizione e sotto un bel diluvio sembra bello cazzuto e l’acqua è anche marrone…ancora una volta non mi sento sicuro…e soprattutto ho paura che se vado a bagno posso mettere a repentaglio anche la sicurezza degli altri per un eventuale recupero…anche questo fiume è in gola e le pareti sono erte…l’acqua corre…non vedo grossi laghetti per recuperare il materiale…e poi c’è la soglia cattiva….va benissimo così sono appagato dell’esperienza fatta fin qui…decido di non entrare….ringrazio la Tet e gioco il Jolly! …decido di chiudere la spedizione un giorno in anticipo! Faccio il recupero agli altri! Mi dicono “aspettaci all’imbarco che c’è una città fortificata da visitare guarda qualche posto per mangiare e festeggiare la fine della spedizione noi arriviamo”…”ok! “ dico. Vado su ma la città fortificata la visito in 20 minuti scarsi dopo ci sono soltanto negozi di souvenir per turisti! Decido di andare allo sbarco…dopo circa 1 ora vedo arrivare Perondi e Claudino arrivare di corsa mi dicono che sono dovuti uscire in corda qualche km a monte a causa della soglia mortale! Si cambiano saltano su in macchina e andiamo nel punto dove sono usciti e dove ci sono ancora Otto e Mike…li vedo abbastanza provati…giacche ad acqua sporche di fango e mani sanguinanti per i rovi…bhè non male! Fine della spedizione col botto! Meglio così!!!!Nessuno si è fatto male!
 
Conclusioni:
Spedizione fantastica sotto i punti di vista…fiumi bellissimi emozioni adrenaliniche e favolose!
I compagni di viaggio unici ci siamo proprio divertiti e sempre pronti a sparare cazzate (vedi donna bergamasca, e manovale bergamasco che lavora col meridionale)!
Consiglio a tutti di provare un’esperienza del genere!
Alla prossima!
Peppe


CINZIA - www.canoamartesana.it

CINZIA

Non posso non commentare il report di Beppe. Intanto gli faccio tutti i miei complimenti per la grinta con cui ha affrontato la spedizione. I fiumi discesi non erano banali e in fondo anche reggere una settimana consecutiva in fiume non è banale almeno per chi affronta per la prima volta simili esperienze. Personalmente sono convinta che mettersi in acqua generi tensione specie se non si conoscono i tratti e specie se i livelli sono più ‘consistenti’ e specie se il fiume porta difficoltà oggettive...se poi sei all'estero ..ancora di più. La tensione si sa brucia più energie di quanto un canoista vorrebbe spendere prima di affrontare una discesa. Certo, al rientro dal giro si portano a casa esperienze e soddisfazioni, certamente anche una carica in più che permette di rafforzare in parte la propria auto-stima. Quindi le spedizioni sono assolutamente un aiuto per migliorare sia dal punto di vista canoistico sia dal punto di vista relazionale permettendo di  consolidare i legami con i compagni con cui condividi l’ esperienza, sempre che ovviamente il tutto si svolga in un clima di serenità. E sono certa che sia andata così visto i visi sorridenti, soddisfatti e le cazzate che sparavate nei tempi di relax. Beppe si è mostrato perfettamente all’altezza del giro sia come canoista che come intrattenitore  è una barzelletta continua che rende piacevole le giornate. Ma conoscendo il resto del gruppo bè.. c’è da fare a gara sotto questo aspetto! Cosa diavolo stava facendo Otto mentre annaspava freneticamente in quel campo di grano? Con quel casco ..sembrava un marine in preda a raptus di follia!
Più che mai il forum si sta arricchendo di esperienze, ripeto non importa quale fiume o lago si stia affrontando, se le difficoltà sfiorino il V grado o se risultino piacevolmente di II. Aggiungo che non necessariamente un report debba riferirsi ad una discesa in fiume, sarebbe sicuramente interessante se riguardasse anche un giro in MTB o in una scalata in montagna o quant’altro. Gli stati d’animo e le difficoltà modellano il carattere di una persona indipendentemente da quale situazione stia affrontando. Anche (e ancora di più) il gusto della ‘ricerca’ di nuovi tratti, di nuovi spot costituiscono un valore aggiunto. Insomma lo scambio risulta utile e il forum è il posto migliore per condividere informazioni che rimangono poi a disposizione di tutti.


RUGGERO - www.canoamartesana.it

RUGGERO

Cinzia bello leggerti, e giuro che se mi terrai via il Primo libro che scriverai ( quello con ancora gli appunti scritti a mano e in costa ), te lo pago 10 volte il suo valore di esclusiva ( di più non posso, devo comprarmi i pantaloni stagni ).

Garantito.

Riflessioni che trovano tutta la nostra approvazione, perchè sono le stesse sensazioni che proviamo  tutti, a prescindere dalla difficoltà di quello che stiamo facendo, dentro o fuori dall'acqua.

Brava.

 



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