Cari amici, veramente commosso per i molteplici complimenti ricevuti, ho deciso di scendere direttamente in campo, con l'intento di offrire le mie competenze e la mia esperienza al servizio del CFM.
E allora seguendo la serietà dei discorsi del nostro beneamato socio Peppe, elenco il seguente decalogo, quale piattaforma da cui iniziare a costruire un serio percorso di crescita.
1. Il quadro di riferimento che oggi circonda il mondo canoistico incoraggia una rete capace di porre il CFM come paradigma organizzativo in un'area non marginale del nostro territorio, avviando la sfida che attende tutti i canoisti del nuovo millennio.
2. Una iniziativa su basi a carattere non contingente deve indicare il riorientamento delle linee di tendenza nel mondo canoistico attraverso l'approfondimento della discussione, innescando e sostenendo la definizione di un tavolo di concertazione tra CANOISTI E PESCATORI. Tale iniziativa metterà subito in luce la puntuale corrispondenza fra obiettivi dei canoisti e obiettivi dei pescatori, avviando così, in tempi brevi, un duratoro circolo virtuoso.
3. La creazione di un forum di esperti canoisti (Carletto, Caludino, ecc.) preannuncia una precosa mappatura delle risorse fluviali secondo un modulo di interdipendenza orizzontale portando così al successo planetario la nostra amata associazione canoistica.
4. La definizione del percorso di discussione auspica ka sfida che ci attente in Francia dal 4 al 6 luglio, attraverso l'approfondimento del problema sicurezza incentivando, in termini di efficacia e efficienza, la sicurezza in fiume di tutti i soci.
5. Una dura presa di posizione contro la superificalità in fiume permette di monitorare il giusto rapporto tra divertimento e sicurezza, attraverso i meccanismi della partecipazione concretizzando, in un'ottica a priori e non a posteriori, la realizzazione di una rete di sicurezza che abbia in Andrerock e Carletto i nostri pilastri.
6. Un approccio strutturato su una pluralità di competenze di tutti gli istruttori può favorire una risposta senza se e senza ma, con il superamento delle difficoltà, ad assimilare processi esogeni potenziando e incrementando, quale sua premessa vitale e impellente, il coinvolgimento di tutti i nostri soci.
7. La discussione al nostro interno favorisce la risoluzione del problema del nostro magazzino sempre in disordine, secondo un modulo di interdipendenza verticale promuovendo, nel momento in cui la congiuntura lo consente, il controllo dell'inventario del magazzino.
8. Tale discussione può delineare il ribaltamento della logica disfattista attraverso l'approfondimento del problema, recuperando ovvero rivalutando, nella misura in cui si rispetti il diverso, un direttivo che governa e una assemblea dei soci che controlla.
9. Una definitiva stesura del nostro regolamento estrinseca un positivo percorso di ricerca attraverso l'approfondimento di tutte le situazioni che possono crearsi in fiume, concretizzando, nel momento in cui le situazioni si verificano, un indispensabile salto di qualità.
10. La ricerca di soluzioni nuove auspica il giusto rapporto tra istruttori e soci attraverso la decisione di "chi segue chi" in fiume, promuovendo anche in questo caso un decisovo salto di qualità.
Saluti a tutti.
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